Al Parco Regionale Veneto del Delta del Po in camper

bambina che osserva il delta del po in bicicletta

 

Un’oasi di natura incontaminata e libertà a pochi km da Venezia: il Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Un percorso forse poco conosciuto, ma che merita di essere visitato ed è perfetto da raggiungere in camper. Un luogo di pace dove anche i bambini possono assaporare la bellezza della natura!

Siamo stati qui dal 10 al 12 ottobre 2020, i primi tre giorni del nostro viaggio che ne è durati 83.

Sosta in camper a Porto Caleri

Prima tappa di un lungo viaggio che ci ha portato alla scoperta dell’Italia in camper, siamo partiti da Venezia nel tardo pomeriggio. In poco più di un’ora sfiorando Chioggia e proseguendo per la statale Romea, abbiamo raggiunto Porto Caleri (RO), lembo esterno del litorale di Rosolina Mare, all’interno del Parco Regionale del Delta del Po.

Siamo arrivati al piccolo porticciolo di pescatori, al termine della strada, al tramonto, godendo dei meravigliosi colori sull’acqua, accompagnati dal rumore delle piccole imbarcazioni dei pescatori di vongole che rientravano dalla giornata di lavoro. Ci siamo fermati qui, in sosta libera e ci siamo goduti la prima cena all’interno del nostro “bisonte” in compagnia di un altro paio di camper, con una vista indimenticabile sulla laguna.

Non potevamo iniziare meglio la nostra avventura!

Parco Regionale Veneto del Delta del Po: Il Giardino Botanico

La mattina seguente, risvegliati dai viavai dei pescatori (che hanno continuato a lavorare per tutta la notte nei vicini vivai) dopo aver fatto colazione, abbiamo imbracciato le bici e pieni di entusiasmo siamo arrivati al vicino Giardino Botanico Litoraneo del Veneto (nato nel 1991).

L’oasi si estende per circa 44 ettari ed ha lo scopo di conservare un ambiente naturale nei cui ecosistemi convivono circa 220 specie di piante.

Purtroppo in quel periodo le aperture erano frammentate e siamo capitati giusto nel giorno di chiusura. Fortuna ha voluto che l’itinerario all’interno dell’area naturalistica si svolgesse comunque anche al di fuori del giardino, quindi siamo riusciti a proseguire la nostra esplorazione.

I sentieri dell’oasi naturalistica

Ci sono tre sentieri di lunghezza differente (600-1.650-2.850 mt.), in parte realizzati su palafitte. Ci si inoltra in un percorso tra la pineta, dune di sabbia e piccoli stagni (ad un certo punto abbiamo dovuto lasciare le bici perché era impossibile proseguire per la sabbia), intervallato da passerelle con punti di osservazione e tabelle descrittive che spiegano le varie biodiversità e permettono di capire come cambino gli ambienti e come si modifichi la vegetazione avvicinandosi al mare.

Si arriva poi alla spiaggia, lunga, selvaggia. Qui abbiamo trovato tantissime costruzioni fatte con i tronchi riportati dalla marea che hanno fatto divertire un sacco i bambini.

La spiaggia di Porto Calieri

Il mare è incredibilmente limpido, degrada molto, ma molto molto molto lentamente… (abbiamo visto un tizio ad almeno 200 mt con ancora l’acqua alle ginocchia!!). È pieno zeppo di branchi di piccoli pesci che schizzano qua e là non appena ci si avvicina.

Ci si può dedicare a lunghe e rilassanti camminate (non era il nostro caso con due bambini di 2 e 4 anni…he he), oppure come noi godersi la pace al riparo in una delle tante capanne di fortuna che potete trovare e fare un bel picnic.

A questo proposito vi avvisiamo di portarvi tutto il necessario (cibo, acqua, protezioni varie, ecc…), perché non ci sono punti di ristoro o fonti d’acqua. Abbiamo poi visto moltissime persone passeggiare lungo il bagnasciuga intente a raccogliere telline.

Al rientro abbiamo ripreso le bici ed abbiamo proseguito, sempre seguendo le indicazioni dei percorsi naturalistici, pedalando lungo delle meravigliose passerelle fino alla laguna. Questo percorso è molto affascinate, consiste in passerelle sospese sulla laguna che passano tra le canne dove moltissimi uccelli sostano e si ristorano tra la vegetazione, inoltre ci sono fiori e piante lacustri con dei magnifici colori. Insomma una natura meravigliosamente incontaminata!

In camper sul Delta del Po Veneto: Porto Tolle-Barricata

Ripreso il camper, abbiamo proseguito la nostra scoperta del Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Ci siamo diretti verso Porto Tolle, in località Barricata, dove abbiamo sostato, sempre in libera, in un ampio prato sulle sponde del lungo argine che delimita la laguna, a ridosso della Sacca degli Scardovari, di fronte al camping Barricata Holiday Village.

Un ottimo posto per trascorrere qualche notte (testimone la presenza di diversi camper), unica seccatura la quantità incredibile di mosche, che assieme alle zanzare sono uno scotto purtroppo da pagare in queste zone lacustri.

 

mamma con bimbi in bici accanto al camper in sosta libera
Sosta libera in località Barricata

 

Abbiamo preso di nuovo le bici e percorso il lungo argine, fino a raggiungere l’ittiturismo al Fritulin, dove abbiamo cenato con i prodotti tipici di questa zona: vongole e cozze di Scardovari e il tradizionale bisàto alla griglia (i prezzi non sono proprio popolari come ci si aspetterebbe dall’ambiente).

Riprese le bici, abbiamo percorso la ciclabile per tornare al camper.

Delta del Po Veneto in camper: la Spiaggia delle Conchiglie

Al risveglio il giorno dopo, siamo andati nella adiacente Spiaggia delle Conchiglie, da molti consigliata. Il litorale è anche qui lunghissimo, e noi ne abbiamo solo vista una parte, fermandoci nella parte di spiaggia libera vicino all’unico chiosco.

È ideale per chi ha amici a quattro zampe, che possono scorrazzare liberi, ma noi non l’abbiamo trovata granché interessante, soprattutto se confrontate con l’oasi di Porto Caleri.

E’ stata comunque una giornata piacevole, dove i bambini si sono divertiti a rincorrere i molti granchi ospiti degli scogli che delimitano il litorale. L’acqua era calda e limpida, e tutto sommato il chiosco ci ha permesso qualche comodo caffè. Per il pranzo abbiamo anche questa volta optato per una soluzione “fai da te” costruendo un campo base con tronchi raccolti nel bagnasciuga.

Nel pomeriggio, salutando il Parco, abbiamo costeggiato l’argine della Sacca degli Scardovari ed abbiamo ammirato la serie interminabile di capanni dei pescatori lungo la laguna. Una bella fotografia per salutare questa bellissima area a due passi da casa nostra che ci ha visto inaugurare il lungo viaggio lungo lo stivale!

 

Potrebbe interessarti anche la tappa del viaggio per l’Italia a Campo Imperatore o un altro itinerario nel Delta del Po.

 

Lascia un commento

Your email address will not be published.

This field is required.

You may use these <abbr title="HyperText Markup Language">html</abbr> tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*This field is required.